Quando si realizza un’apertura in un muro portante, infatti, si vanno a modificare le sue caratteristiche di rigidezza e resistenza. In sostanza, l’apertura indebolisce il muro, mettendo a repentaglio la stabilità del fabbricato e di conseguenza l’incolumità degli occupanti. Per garantire la sicurezza e la stabilità della struttura occorre quindi ripristinare le condizioni iniziali. Per farlo, si può utilizzare la tecnica della cerchiatura, che consiste nella realizzazione di un telaio in acciaio o in cemento armato intorno alla nuova apertura, realizzando una sorta di portale di irrigidimento, in grado di rispondere alle sollecitazioni statiche createsi. Una volta individuato il punto in cui intendete creare l’apertura, occorre procedere per prima cosa a puntellare il solaio della zona interessata. In questo modo si rinforza la parte di muro sovrastante e si scarica l’area di una parte delle sollecitazioni. Si procede poi con l’asportazione di piccole porzioni di muratura e la contemporanea realizzazione delle spallette montanti, operando dal basso verso l’alto. Dopo aver predisposto in questo modo le spallette, si costruisce una piattabanda orizzontale. La piattabanda si fa carico di fatto del ruolo portante della muratura sottostante, consentendone la rimozione. Può essere realizzata in diversi modi: uno dei più diffusi prevede l’utilizzo di due profilati metallici (le comuni putrelle in ferro) uguali, poste sui due lati del muro, fissate tra loro tramite bulloni e tiranti e sigillate con malta cementizia. A questo punto vengono realizzati stipiti e basi di appoggio, sempre con putrelle. Quando il cemento avrà fatto presa, sarà possibile demolire la muratura procedendo dall’alto verso il basso, ottenendo così il nuovo vano porta o finestra.
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